COME CALMARE IL PIANTO DEL NEONATO
E se vi dicessi che non dovete prendere subito in braccio il bimbo appena inizia a piangere?
😊Ora vi spiego tutto, nel video, che troverete in fondo all’articoli, Alessandro (4 mesi) piange, d’istino ci verrebbe da prenderlo in braccio subito e rispondere al suo richiamo, io invece mi avvicino e inizio a parlargli, magari toccandolo, poi delicatamente mi avvicino al suo viso così da farmi vedere e piano piano, Alessandro si calma e inizia a interagire con me.
📢 Il pianto di un bambino non va mai ignorato, perché è un suo modo di comunicare e richiamare l’attenzione dell’adulto, però non è detto che abbia sempre bisogno di essere preso in braccio per calmarsi.
📢 Il pianto è il suo modo di attirare la nostra attenzione e quando noi rispondiamo sempre e solo con il prendendo il bambino in braccio, limitiamo il suo modo di calmarsi a solo questa modalità.
✔️Cerchiamo invece di insegnargli altre modalità con cui calmarsi e ritrovare la serenità:
✔️ Il primo step, quando il bambino inizia a piangere, iniziamo a parlargli, a fargli sentire la nostra voce, se questo non basta a calmarlo, tocchiamolo. Se continua a piangere ci avviciniamo per farci vedere meglio.
✔️Se il bambino continua comunque a piangere e non si calma, allora lo accogliamo e lo prendiamo in braccio.
In questo modo lui avrà diversi modi per calmarsi:
❤️ Sentire la nostra voce
❤️ Sentire il tocco della nostra mano
❤️ Vedere il nostro viso
❤️ Solo dopo essere preso in braccio
✅️ ben quattro strumenti diversi, a fronte di uno solo.
Il video lo trovate qui
❗Disclaimer per il video: il cuscino non va mai utilizzato nei bambini sotto 2 anni. La questione è stata affrontata con la mamma in una sede separata.
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