Obesità e svezzamento

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obesità e svezzamento

OBESITÀ E SVEZZAMENTO, COME PREVENIRLA?

Secondo un analisi pubblicata di recente sull’autorevole rivista scientifica The Lancet, basata sui dati del 2022, nel Mondo ci sono 159 milioni di bambini e adolescenti e 879 milioni di adulti obesi e i numeri sono in costante aumento…Sono dati sconvolgenti, stiamo parlando di oltre un miliardo di persone, una su 7!

Noi adulti abbiamo la responsabilità di prevenire questa malattia, a partire già dallo svezzamento…come?

❗Evitando di forzare i nostri bambini a mangiare

Evitando schermi o altre distrazioni durante i pasti

Rispettando ed imparando a fidarci della loro capacità di autoregolarsi

Lasciandoli liberi di fermarsi quando vogliono

Perché l’ansia che “non mangi abbastanza” è sbagliata?

Innanzitutto perché il rischio di denutrizione è inesistente, qualsiasi bambino che abbia accesso al cibo è perfettamente in grado di autoregolarsi e soprattutto perché questi atteggiamenti errati, a lungo andare, vanno a rovinare il rapporto con il cibo, portando, appunto, anche all’obesità.

Commenti e risposte QUI

Su questo blog, su Instagram e nel corso “SVEZZAMENTO E AUTOSVEZZAMENTO CON PIACERE” troverete tutti gli strumenti per affrontare lo svezzamento correttamente evitando atteggiamenti errati, che possono rovinare il futuro rapporto con il cibo dei bambini.

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Asparagi in svezzamento e tagli sicuri

asparagi svezzamento

ASPARAGI IN SVEZZAMENTO E TAGLI SICURI

✅️ Si possono offrire a partire dai 6 mesi.

✅️ Vanno cotti fino a quando non diventino morbidi. Possono essere cotti al forno, al vapore o lessati.

‼️ Attenzione al gambo fibroso, va tagliato (nel video vi faccio vedere un trucchetto per eliminare sempre la quantità giusta).

⛑️ Se l’asparago è più piccolo del vostro mignolo, può essere offerto per intero, altrimenti va tagliato per lungo.

✅️ Può essere utilizzato anche come condimento per la pasta (frullato o tagliato a mezzelune)

Ricco di potassio, fosforo, calcio e vitamina C è un ottima proposta di verdura nella stagione invernale e primaverile.

🤭 Un piccolo promemoria: non vi spaventate dell’odore della pipì dei vostri cuccioli dopo aver mangiato gli asparagi…è del tutto normale 😉

Raccontatemi nei commenti, se li avete già fatti assaggiare ai vostri piccoli esploratori.

Video su come offrire, commenti e risposte QUI

Per tutti i tagli sicuri, c’è la nostra guida sulla sicurezza a tavola QUI

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Cosa fare se rifiuta il biberon?

perchè rifiuta il biberon

COSA FARE SE IL BAMBINO RIFIUTA IL BIBERON?

Devo rientrare al lavoro, ma mio figlio rifiuta il biberon cosa posso fare?

Innanzitutto dobbiamo essere consapevoli che imparare a prendere il biberon richiede del tempo, quindi dobbiamo partire sempre in anticipo dando il tempo alla bambina o al bambino di imparare.

✅️ Iniziamo a farlo giocare con la tettarella e con il biberon separatamente, per prendere confidenza con questi nuovi oggetti.

✅️ Passiamo poi all’assunzione non nutritiva, quindi a vuoto, per imparare anche come si succhia questo determinato oggetto.

✅️ Dobbiamo valutare anche la modalità in cui viene proposto il biberon, magari il bambino è troppo stanco, troppo affamato, magari sta scomodo o il flusso del latte è troppo veloce o troppo lento.

Per il bambino, insomma, ci sono tante variabili da valutare.

✅️ Oltre a ciò, va sottolineata l’importanza dell’ambiente sereno in cui si propone questo nuovo strumento. Dev’essere sempre un’esperienza piacevole sia per il bimbo, sia per l’adulto che lo propone.

⛔️ Il bimbo o la bimba non devono essere mai forzati ad accettarlo, devono essere liberi di rifiutare. Non insistete mai, perchè otterrete il risultato contrario.

✅️ Scegliete la tettarella giusta, non quella che assomiglia di più al seno materno, ma quella che permette di fare le stesse cose che permette di fare il seno nella cavità orale del bambino.

Non abbiate aspettative, ci vorrà del tempo, concedetevelo sia voi, sia al bambino.

‼️ Il rifiuto del biberon può essere legato anche alle difficoltà di suzione (es. frenulo corto o altro), quindi se non riuscite a risolvere adottando le piccole accortezze proposte, scrivetemi in direct QUI per fissare un appuntamento e studiare il vostro specifico caso insieme.

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Come offrire il pesce in svezzamento

pesce in svezzamento

COME OFFRIRE IL PESCE IN SVEZZAMENTO

Le controversie sull’argomento pesce sono sempre in voga. Vi ricordo gli aspetti più importanti per chiarire i vostri dubbi:

✅️ Il pesce e i frutti di mare possono e devono essere offerti ai bambini fin dall’inizio dell’alimentazione complementare, cioè a partire dai 6 mesi. OMS, NHS, AAP, ecc. dicono questo a riguardo.

✅️ Il pesce è una fonte essenziale di Omega-3, Omega-6 e ferro, oltre a calcio, fosforo e iodio.

❗Sì, pesce, molluschi e crostacei rientrano tra i 14 principali allergeni, il che significa che possono causare reazioni allergiche.

Questo spaventa molti genitori, che decidono di rimandare il primo contatto ad un secondo momento. Recenti ricerche, però, dimostrano che l’esposizione precoce dei bambini agli allergeni, riduce il rischio di sviluppare un’allergia a quel alimento nel corso della loro vita.

❗È per questo motivo che le organizzazioni internazionali raccomandano di introdurre nella dieta di un bambino il pesce e i frutti di mare tra i 6 e i 12 mesi.

️Solo i genitori che soffrono di allergie alimentari devono fare attenzione. I loro figli sono in effetti più inclini a tali allergie. In questo caso rivolgetevi ad un allergologo per avere consigli su come e quando introdurre il pesce nella dieta del vostro bambino.

❓Quale pesce scegliere? Quello che vi piace di più ed è disponibile nella vostra zona. Non esiste un pesce “giusto” o “sbagliato” per cominciare.

Vi do giusto un paio di consigli:

✅️ Se possibile, scegliete pesce fresco e locale

❌Escludete i pesci di grandi dimensioni (squalo, pesce spada) dalla dieta dei bambini piccoli, poiché accumulano grandi quantità di mercurio, che influisce negativamente sullo sviluppo del sistema nervoso

✅️ Cuocetelo accuratamente. Ai bambini sotto i 5 anni non dovrebbero essere somministrati alimenti di origine animale crudi o semicrudi

✅️ Scegliete un pesce che abbia poche lische e che si pulisca facilmente una volta cotto, così da risparmiare tempo e fatica

Quante volte?

✅️ 2-3 volte a settimana, di cui una porzione dovrebbe essere di pesce grasso (salmone, sgombro, etc)

Quando avete offerto il pesce ai vostri bimbi?

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Soffocamento: saper intervenire

Soffocamento saper intervenire

SOFFOCAMENTO: SAPER INTERVENIRE

🔴 Il soffocamento da corpo estraneo è una delle principali cause di morte nei bambini sotto i tre anni.

🔴 Tra il 60 e 80% di episodi di soffocamento sono imputabili al cibo, quasi la metà di questi incidenti si è verificata sotto la supervisione di un adulto.

Questo significa che noi adulti non siamo formati per prevenire il soffocamento e non sappiamo bene come agire nel caso che accada.

“e cosa faccio non do più il cibo in pezzi a mio figlio?”

Certo che no, dobbiamo semplicemente imparare come prevenire il soffocamento e come agire, perché la manovra di disostruzione, se fatta bene, è efficace nel 98% dei casi!

Non basta guardare semplicemente un video su YouTube, vanno fatte le prove pratiche cosicché il corpo si ricordi ogni movimento da eseguire quando magari la mente non è più lucida.

✅️ Scoprite le prossime date del corso di disostruzione e rianimazione pediatrica online e in presenza…vi aspettiamo!!

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Allergie in svezzamento

Allergie in svezzamento

ALLERGIE IN SVEZZAMENTO

‼️ Questi 14 alimenti sono responsabili del 90% delle allergie alimentari nel mondo:

– Cereali contenenti glutine⠀
– Soia
– Uova
– 
Latte vaccino
– 
Frutta a guscio
– 
Arachidi
– 
Crostacei
– 
Molluschi
– 
Pesce
– 
Lupini
– 
Sesamo
– 
Sedano
– 
Senape
– 
Anidride solforosa

🔥 Recenti ricerche in allergologia suggeriscono che tutti gli alimenti in questo elenco vanno introdotti nella dieta del bambino prima dell’età di un anno. Ciò riduce la probabilità di sviluppare allergie alimentari in futuro.

🔴 Stiamo attenti però. Inseriamo ciascuno di questi separatamente dagli altri dell’elenco. Iniziamo con piccole quantità. 3 assaggi, in giorni diversi, saranno sufficienti per circoscrivere un’allergia.

‼️ L’allergia alimentare si manifesta sotto forma di orticaria, vomito o diarrea, meno spesso con angioedema o shock anafilattico. Chi ha parenti stretti con allergie alimentari, deve prestare attenzione e consultare preventivamente un allergologo.

🔴 Solitamente i sintomi compaiono entro 2 ore dal contatto con l’alimento e comunque entro le prime 24 ore. Quindi, ad esempio, se la mattina il bambino ha assaggiato le fragole e la sera del giorno dopo ha il sederino rosso, questa non è un’allergia alle fragole 😉.

In parallelo con gli alimenti dell’elenco, si può offrire qualsiasi altro alimento. La probabilità di una reazione allergica ai broccoli, ad esempio, è estremamente bassa. Quindi, per intenderci, un giorno si può offrire l’uovo, la banana e dei broccoli. In caso di reazione allergica, il “colpevole” sarà l’uovo al 90%.

✅️ Non ha senso evitare l’introduzione di questi alimenti a causa del timore delle allergie. Una reazione potrà comunque verificarsi a qualsiasi età, la somministrazione ritardata non proteggerà il bambino.

‼️ Se riscontrate sintomi da allergia alimentare in un bambino, escludete l’alimento dalla dieta e consultate un allergologo per poter fare le dovute analisi ed eventualmente confermare la presunta allergia.

È rimasto ancora qualche dubbio? Vi aspetto nei commenti 🤗

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Affrontiamo questo e altri aspetti dello svezzamento nel corso “SVEZZAMENTO E AUTOSVEZZAMENTO CON PIACERE” – Scopri di più

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Diretta Instagram: Dermatite Atopica

diretta: dermatite atopica

DIRETTA INSTAGRAM: DERMATITE ATOPICA

Una diretta sulla dermatite atopica con la @dott.ssa_angelicadessi.

✅️ Cos’è e come riconoscere la DA

✅️ Come prevenire la DA

✅️ Se è legata all’alimentazione del bambino / mamma che allatta

✅️ Come prendersi cura della cute con la DA

E tanto altro…la diretta è QUI

 
 
 

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Come riconoscere un pediatra aggiornato?

pediatra aggiornato svezzamento

COME RICONOSCERE UN PEDIATRA AGGIORNATO?

Quotidianamente ricevo testimonianze di mamme confuse a causa di indicazioni errate fornite dai loro pediatri di riferimento.

❌️ E’ davvero inaccettabile che nel 2024 girino ancora informazioni così obsolete, su argomenti basilari che sono stati chiariti ormai da diversi anni da tutte le istituzioni di riferimento.

⁉️ Ma allora, come riconoscere un pediatra non aggiornato sull’alimentazione dei bambini? 

Sicuramente potremo riconoscere chi non lo è da queste indicazioni:

⛔️ Probabilmente vi consiglierà di iniziare l’introduzione dei cibi complementari verso i 4 mesi, seguendo una tabella rigida con delle sequenze specifiche di introduzione degli alimenti (crono-inserimenti).

⛔️ Sicuramente vi consiglierà anche di ritardare l’inserimento dei cibi allergizzanti fino ad un anno di vita (uova, crostacei, pesce, etc).

⛔️ Vi consiglierà anche di dare al bambino la camomilla di sera o di notte per migliorarne il riposo notturno.

⛔️ Escluderà a prescindere, in modo categorico, l’autosvezzamento come approccio valido per l’inserimento dei cibi complementari.

⛔️ Metterà la mamma che allatta a dieta rigida, per evitare che il bambino abbia le coliche

‼️ Questi sono consigli errati, diffidate da chi li dispensa, cercate un pediatra aggiornato sull’alimentazione (fortunatamente ce ne sono tanti) o rivolgetevi ad altre figure specializzate (nutrizionisti, puericultrici, infermieri pediatrici, ostetriche).

✅️ Ricordate che lo svezzamento non è un atto medico, seguite quindi anche il vostro istinto da genitori per quanto riguarda l’alimentazione del vostro bambino.

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Qual’è lo yogurt più adatto in svezzamento

yogurt in svezzamento

QUAL'È LO YOGURT PIÙ ADATTO IN SVEZZAMENTO?

Ricevo tantissime domande sullo yogurt. Oggi cercherò di chiarirle tutte.

🔥Lo yogurt si può offrire ai bambini a partire dai 6 mesi.

Come scegliere quello giusto?

✅️Deve essere fatto di latte pastorizzato

✅️Deve essere intero (non magro) per bambini fino ai 2 anni

✅️Deve essere naturale (bianco), non “alla frutta” o “col biscotto”, perchè quelli “alla frutta” contengono davvero tantissimo zucchero (sconsigliato ai bambini sotto i 2 anni). Pensate, che ce ne sono 3-4 cucchiaini in un solo vasetto!

‼️Attenzione agli yogurt che si spacciano come “per bambini” con la scritta “dai 6 mesi”. Quasi sempre questi yogurt non sono in realtà adatti ai bambini, perché contengono zucchero (leggete sempre la lista degli ingredienti e non vi fate ingannare dalle scritte “succo concentrato di uva” e altre simili, è sempre zucchero aggiunto).

‼️Vi potrebbero anche ingannare con la scritta “bio” che non significa che sia privo di zucchero, di nuovo, leggete sempre la lista degli ingredienti.

⁉️Quindi si può dare solo yogurt bianco ai bambini?

Certo che no, potete renderlo voi sempre diverso, aggiungendo voi gli ingredienti:

📌Frutta a guscio tritata

📌Frutta secca tagliata a pezzetti piccoli

📌Frutta fresca / frutti di bosco tagliata a pezzetti piccoli

📌L’omogeneizzato di frutta regalato da qualche amico o parente

📌Semi oleosi misti tritati

📌Cannella

📌Carota grattugiata

Un piccolo promemoria:

‼️Il latte vaccino è nella lista degli 14 allergeni più comuni, quindi i primi 3 assaggi devono essere piccoli e fatti con attenzione, fatti lontano dagli assaggi di altri allergeni dalla lista.

Video, commenti e risposte QUI

Parliamo di questo ed altro nel video corso “Svezzamento e Autosvezzamento con Piacere” – SCOPRI DI PIÙ

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Crostacei in svezzamento

crostacei in svezzamento

CROSTACEI IN SVEZZAMENTO

Considerato che l’inserimento dei crostacei nella dieta dei bambini causa sempre discussioni, approfondiamo l’argomento.

I crostacei (scampi, gamberi, mazzancolle, canocchie, granchi, astici, aragoste) possono essere offerti ai bambini fin dai 6 mesi, come parte della dieta variegata. Ad esempio, L’EPA e la FDA, elencano i crostacei come un pesce di “buona scelta” nella dieta dei bambini.

Sotto i 5 anni possono essere offerti solo i crostacei completamente cotti, lavorati termicamente, considerato l’elevato rischio di infezione da batteri patogeni.

I crostacei piccoli possono essere dati interi, mentre quelli grandi sono da tagliare per lungo in modo da evitare forme rotonde, che possano causare il soffocamento.

I crostacei sono inclusi tra i 14 grandi allergeni. Questo è probabilmente il motivo per cui le vecchie raccomandazioni “permettono” l’inserimento dei crostacei solo dopo i 3 anni. Ricordiamo, però, che le ultime linee guida dell’allergologia, dicono che l’esposizione precoce ai grandi allergeni è un’eccellente prevenzione nello sviluppo di allergie alimentari, rinite allergica ed eczema in età adulta. Pertanto, è importante introdurli nella dieta del bambino entro l’anno.

Attenzione, se ci sono già allergie alimentari in famiglia, specialmente con reazioni gravi, bisogna consultare un allergologo per programmare l’inserimento.

I crostacei sono ricchi di oltre 20 vitamine e minerali: ferro, iodio, magnesio, fosforo, zinco, calcio, selenio, B12 ed altri. Una porzione di gamberi da 85 grammi fornisce il 50% dell’assunzione giornaliera di selenio.

I crostacei sono una fonte di proteine magre sane. Circa il 90% delle loro calorie proviene dalle proteine ed il resto dai grassi.

I crostacei sono una fonte di acidi grassi omega-3 e omega-6, vitali per il nostro corpo. Molti di loro si trovano esclusivamente nel pesce e nei frutti di mare.

Si consiglia di consumare 2-3 porzioni di pesce e frutti di mare a settimana. I crostacei sono perfetti come una di questa porzioni. Possono essere consumati come piatto unico, come ingrediente per la pasta o il risotto.

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Per tutti i tagli sicuri: c’è la nostra guida sui tagli sicuri e sicurezza a tavola QUI

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