Uva in autosvezzamento
E’ arrivata la stagione dell’uva, parliamo quindi di questo frutto e di come offrirlo.
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Si può proporla ai bambini già a 6 mesi, rispettando i tagli sicuri.
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Non è un prodotto altamente allergenico, ma, ovviamente, non sono escluse reazioni individuali (estremamente rare).
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Contrariamente ai detti popolari, non provoca fermentazione nello stomaco.
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Ricca di fibre, vitamina C e K, l’uva contiene l’80-84% di acqua. Grazie a queste proprietà, l’uva matura può essere un’eccellente prevenzione della stitichezza. Può essere consumata quotidianamente, ma non a discapito della varietà con altri prodotti.
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Ricordoamoci, che il soffocamento è una delle principali cause di morte nei neonati e nei bambini piccoli, in particolare nella fascia 0 – 4 anni. Il cibo è responsabile nel 40% dei casi di soffocamento fatale e di circa il 60% di soffocamento non fatale.
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L’uva è la terza causa più comune negli episodi di soffocamento fatali legati al cibo, dopo wurstel e caramelle. Pertanto, per i bambini di età inferiore a 4 anni, si deve necessariamente tagliare l’uva in 4 spicchi. Mai offrirla intera. Anche quando vi sembra che il bambino stia già masticando bene.
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Per i bimbi con la presa a pinza (dopo 9 mesi di età) si potrebbe tagliare l’uva a pezzetti ancora più piccoli per stimolare lo sviluppo della motricità fine.
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⛔️Mai e poi mai si può tagliare l’uva a rondelle.
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Se il bambino si rifiuta di mangiare l’uva a spicchi, non insistete, non è un prodotto essenziale. Lasciate che mangi qualsiasi altro frutto in forma e tagli sicuri.
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Ricordate che non ci sono alimenti indispensabili nella dieta, nessun beneficio dell’uva è comparabile con il rischio di soffocamento collegato.
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Avete già proposto l’uva ai vostri bambini? Vi ricordate sempre di tagliarla?
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