Limitare il cibo, quando si può?

Limitare il cibo

Limitare il cibo, quando si può?

QUANDO È NECESSARIO LIMITARE IL CIBO A UN BAMBINO?

Cosa fare se il bambino sembra mangiare troppo? Dovremmo limitarlo?

‼️ Analizziamo in quali casi è necessario limitare la quantità di cibo:

✅ Quando il cibo che mangia è già porzionato e c’è solo una quantità stabilità per ogni membro della famiglia.

In questo caso, al bambino viene offerta solo la sua porzione. Se chiede il bis, allora si può spiegare con calma che non c’è nè più.

✅ Quando il bambino soffre di intolleranze alimentari di prodotti specifici.

Ricordate che l’intolleranza alimentare dipende soprattutto dalle quantità consumate: potrebbe non esserci nessuna reazione con mezza arancia, ma con una intera si. In questo caso, offriamo semplicemente al bambino una porzione limitata che non provochi nessuna reazione.

‼️ Non bisogna limitare se:

⛔Avete l’impressione che vostro figlio abbia mangiato abbastanza.

Nessuno, tranne il bambino stesso, può sapere se quanto ha mangiato sia abbastanza. Imparate a fidarvi di lui.

⛔Avete l’impressione che la porzione sia troppo abbondante. Ancora una volta, questa è la VOSTRA sensazione e la VOSTRA interpretazione. Il bambino è in grado di ascoltare il proprio corpo, lasciatelo fare.

⛔Avete l’impressione che vostro figlio sia in sovrappeso.

Fate sempre riferimento alle tabelle ufficiali “età-peso” pubblicate sul sito dell’OMS. Quanto indicato su questa tabella, rappresenta la norma del peso. Se supera in modo significativo i suoi valori di riferimento, allora questa è l’occasione per consultare il pediatra e approfondire, ma non è un motivo valido per mettere a dieta il bambino. Potrebbe essere necessario modificare la sua dieta per adeguarla al meglio, ma non bisogna imporre divieti e restrizioni.

‼️‼️Tutte queste regole sono applicabili se il bambino mangia sano (cibo non troppo salato/dolce), se mangia senza cartoni animati, senza persuasioni o distrazioni, se il bambino ha un orario stabilito e regolare per i pasti e non v’è necessità di “mangiare anche per domani”.

© Tutti i diritti riservati. Polina Kazimirova 2018-2023 | P.IVA 02708530692 | Designed by Estro Communication

Svezzamento vs obesità

Svezz vs obesità

Svezzamento VS obesità

SVEZZAMENTO COME ARMA CONTRO L’OBESITÀ
Iniziamo con alcune statistiche:

I casi di obesità nel mondo sono triplicati dal 1975 ad oggi.

❗Il numero totale di persone obese nel mondo è di circa 2 miliardi, ovvero circa il 30% della popolazione totale

❗Il numero di persone obese continua a crescere

❗Più di 3 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’obesità

❗L’obesità negli adulti è associata a una ridotta aspettativa di vita sia negli uomini che nelle donne

❗Sono state identificate più di 230 co-patologie e complicanze aggravate dall’obesità e la perdita di peso migliora la prognosi per la maggior parte di esse

‼️ Ed ora un dato shock:

❗❗❗ In ambito nutrizionale, la causa principale dell’obesità è nel metodo sbagliato con cui si propongono i cibi solidi in età 0-2 anni. In pratica nel modo in cui nutriamo i nostri figli fin dai primi giorni di vita. Riuscite a immaginare che la salute futura dei nostri figli è nelle nostre mani?

Ecco quali atteggiamenti durante lo svezzamento possono portare all’obesità a lungo termine:

⛔Imboccare il bambino troppo velocemente. Questo causa l’assunzione di più cibo necessario, prima che il cervello possa ricevere l’impulso della sazietà. Di solito questo arriva con 10-15 minuti di ritardo dall’ultimo boccone.

⛔Porzioni troppo abbondanti che, abbinate al desiderio di convincere il bambino a finire il piatto ad ogni costo, lo abituano a mangiare più del necessario ad ogni pasto.

⛔Cibo in cambio di videogiochi e cartoni animati. Frasi tipo “puoi guardare la tv solo quando finisci il piatto” o “Se mangi tutto ti do il telefonino” etc etc, vanno evitate.

⛔Troppi cibi grassi e zuccherati. L’abuso di prodotti industriali, come bibite dolci, merendine, dolciumi etc, può facilmente portare a superare i limiti di assunzione giornaliera consigliati.

⛔Mangiare fuori pasto e senza regole. Molto spesso si tratta di prodotti facili da mangiare e industriali, che consumati poco e spesso fanno eccedere il fabbisogno calorico giornaliero.

L’autosvezzamento mette la capacità del bambino di autoregolarsi al primo posto, permettendoci di non indurlo a comportamenti errati.

© Tutti i diritti riservati. Polina Kazimirova 2018-2023 | P.IVA 02708530692 | Designed by Estro Communication

Se mangia con le mani, non userà mai le posate! …dicono

post posate

Se mangia con le mani, non userà mai le posate! ...dicono

Leggo spesso frasi del genere e sento dire anche che, fin dai primi giorni di autosvezzamento, si deve “insegnare” al bambino a “comportarsi correttamente” a tavola.

Ragazzi, siamo seri! Se seguiamo questa logica, allora:

Il bambino non può gattonare, perché non imparerà mai a camminare.

I pannolini sono inutili, li userà per anni e anni!

Non prendere in braccio il tuo bambino! Si abituerà e si aggrapperà a te fino al suo matrimonio!

Spero che stiate ancora leggendo questo post e non siate corsi a cancellarvi.

Tutte queste affermazioni sono totalmente assurde per me. Non la penso così, e sò che nemmeno voi, vero?

Mangiare con le mani e giocare con il cibo sono fasi naturali dello sviluppo di un bambino. Le sensazioni tattili sono lo strumento più importante per lui, per comprendere il mondo che lo circonda. Il gioco è l’unico modo familiare ed accessibile per apprendere ed acquisire abilità.

E’ normale che giochi con il cibo e che mangi con le mani, questa è una fase dello sviluppo.

Se il bambino ha davanti a sé un esempio costante di come comportarsi a tavola, allora imparerà sicuramente a mangiare con le posate e a non lanciare il cibo durante il pasto.
Allo stesso modo in cui imparerà a camminare e a correre, a parlare ed utilizzare la toilette, lo farà con l’alimentazione.

Siate solo un esempio per i vostri figli, mangiate con loro gli stessi piatti ed evitate i gadget durante i pasti. Guardatevi negli occhi, siate l’esempio giusto per loro!

Questo funziona SEMPRE.

© Tutti i diritti riservati. Polina Kazimirova 2018-2023 | P.IVA 02708530692 | Designed by Estro Communication

Comportamenti da evitare con i bambini

05

Comportamenti da evitare con i bambini

Sappiamo che il nostro comportamento influisce non solo nel rapporto con i nostri figli, ma anche nel loro rapporto con il cibo, con se stessi e con il proprio corpo.

❗️Non dire agli altri che tuo figlio “non mangia niente”, soprattutto in sua presenza. Dal suo punto di vista lui mangia abbastanza e se ogni giorno sente il contrario da sua madre, ci crederà anche lui e mangerà ancora meno.

❗️ Non lodare i figli degli altri davanti al tuo bambino per il fatto che “mangiano così bene”. In generale, non paragonare i tuoi figli ad altri. Ciò influisce sempre negativamente sull’autostima e provoca ulteriore disagio nei bambini.

❗️Non cucinare solo i suoi piatti preferiti. Se un bambino non vede mai nuovi cibi a tavola, non avrà mai l’opportunità di provarli. Assicurati che ci sia sempre qualcosa di nuovo accanto al suo piatto preferito.

❗️Non costringerlo a mangiare tutto ciò che c’è nel piatto. Minore è la pressione che eserciti su di lui durante un pasto, più è probabile che mangi.

❗️Non offrire dolci come merce di scambio per aver finito il pasto. Dimentica la frase: “prima mangia e poi avrai le caramelle”. A lungo andare questo interferisce con il comportamento alimentare e la capacità di sentire i segnali del proprio corpo.

❗️Assicurati che il cibo nel piatto sia il più vistoso ed appetitoso possibile, con colori e forme diverse, oltre che pratico da mangiare.

❗️Non seguire il bambino in giro per la casa con un cucchiaio in modo che “almeno mangi qualcosa”. Questo rafforza solo la sua convinzione che è così che funziona il pasto e ti allontana molto dal raggiungimento del tuo obiettivo di un pasto sereno in famiglia. Inoltre si crea l’abitudine di mangiare inconsciamente, senza contatto con il proprio corpo.

❗️Infine spegni la TV. Sì, è vero che nell’immediato i cartoni possono aiutare a farlo mangiare, ma a lungo andare, ciò compromette la capacità di tuo figlio di sentire la fame e la sazietà, di essere cosciente di ciò che mangia ed è molto probabile che sviluppi un problema di sovrappeso nell’età adulta.

© Tutti i diritti riservati. Polina Kazimirova 2018-2023 | P.IVA 02708530692 | Designed by Estro Communication