Non mangia perchè allatti!
Spesso mi scrivete “devo smettere di allattare, sennò il bambino non mangia altro”.
Si può smettere di allattare solo quando un bambino può farcela senza il seno: ha imparato a saziarsi con i cibi solidi, a calmarsi e ad addormentarsi senza prendere il seno.
L’OMS raccomanda di continuare l’allattamento al seno fino a 2 anni o più, se madre e figlio lo desiderano. Ci sono, inoltre, molti studi che confermano i benefici dell’allattamento prolungato sia per il bambino, sia per la madre.
Smettere di allattare non vi darà alcuna garanzia che il bambino comincerà a mangiare cibi complementari. Se inizia, fantastico, siete fortunati, ma se questo processo non si avvia, cosa farete? Da dove prenderà i nutrienti indispensabili?
Come comportarsi allora? E’ vero che un bambino non mangia, perché è sazio di latte materno?
Fino all’età di 1 anno, il latte materno è considerato la base dell’alimentazione. Questo non significa che non dovrebbe mangiare nient’altro, al contrario, è importante iniziare con gli alimenti complementari dai 6 mesi e introdurre il bambino ad un’ampia varietà di cibi solidi. I bisogni nutrizionali sono coperti dal latte materno fino all’anno di vita (l’unica eccezione potrebbe essere il ferro e la vitamina D).
Dopo 1 anno, comunque, il latte non si trasforma magicamente in “acqua tiepida”, ovviamente, continua a nutrire il bambino e a volte può diventare un motivo per il rifiuto dei cibi solidi.
Questo può accadere se il bambino non ha imparato a capire che i cibi complementari sono in grado di saziarlo. Ad esempio, se i pasti non sono regolari, il bambino mangia sempre pochissimo e in modo casuale, il collegamento “cibo solido = sazietà” non viene stabilito. Pasti insieme, regolari e con molta pazienza, in questo caso aiuteranno.
Lo scarso interesse verso cibi solidi potrebbe avere ragioni oggettive: malattia (raffreddore, febbre, otite), la carenza di ferro, che influisce sempre negativamente sull’appetito (ne parlerò prossimamente), aspetti psicologici come ad esempio, l’atmosfera tesa durante i pasti, gli abusi alimentari in famiglia o l’assenza di pasti insieme.
Come si può correggere?
Se un bambino (di età superiore a un anno) regolarmente (ogni giorno per diversi giorni) preferisce il latte materno a tutti gli altri alimenti, allora prima va trovata la causa per poi correggerla. Fate un esame del sangue e, se ce ne fosse, iniziate a trattare la carenza di ferro. Prestate molta cura all’atmosfera a tavola durante i pasti: non fate pressioni sul bambino, non costringetelo a mangiare.
Iniziate ad introdurre delle regole e un regime di allattamento al seno specifico (non smettete di allattare completamente!). Privare bruscamente un bambino del seno può causare ulteriore stress ed aggravare il rifiuto dei cibi solidi.
Distanziate l’allattamento dai pasti. Cercate di assicurarvi che il bambino non prenda il seno entro un’ora dal pasto, ma allo stesso tempo, non portatelo a un elevato senso di fame. In questo stato, è probabile che rifiuti completamente il cibo, per rifugiarsi nel suo solito modo di alimentazione: il seno.
Offrite al bambino modi alternativi per calmarsi, ad esempio degli abbracci, ma non il seno. Provate altri modi per addormentarlo in modo che, di notte, non assuma calorie per l’intera giornata.
Lasciatemi ricordare ancora una volta, l’ingrediente più importante: mangiare insieme. Era ed è tuttora il modo più efficace per insegnare ai bambini a mangiare, masticare, deglutire, amare le verdure, mangiare con cucchiaio e forchetta… (continuate voi l’elenco).
Ultimo, ma non meno importante, non esiste una pillola magica, come nemmeno un metodo rapido. Tutte le nuove abitudini richiedono tempo e molta pazienza. Solo l’applicazione regolare e a lungo termine di queste raccomandazioni, può portare a cambiamenti positivi.
Ho fiducia in voi.
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