Cibo a pezzi: bene o male?

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Cibo a pezzi

Cibo a pezzi: bene o male?

Il cibo in pezzi è dannoso per un bambino di 6 mesi, viene digerito o assorbito dall’intestino?

Scopriamolo.

Non esiste un solo studio che affermi la necessità di introdurre alimenti complementari sotto forma di omogeneizzati ai bambini di 6 mesi. Nessuno sà PERCHE’ si debba offrire cibo in purea ad un bambino che sta già seduto da solo e che mostra interesse per il cibo, nel momento in cui sia in grado di prendere da solo dei pezzi tagliati a dovere e portarseli alla bocca.

NON esiste UN SOLO studio che parli dei pericoli del cibo in pezzi nella dieta di un bambino di 6 mesi o anche dei benefici degli omogeneizzati.

Ci sono però studi che evidenziano i BENEFICI dell’introduzione degli alimenti complementari in pezzi. Vediamo quali:

👍 Il bambino impara a masticare fin dai primi pasti, quando il suo riflesso faringeo è ancora al centro della lingua, proteggendolo rapidamente dal rischio di soffocamento. Più il bambino cresce, più il riflesso faringeo si sposta verso la gola e sarà più difficile per lui imparare a gestire il cibo a pezzi.

👍 Il cibo a pezzi incoraggia il bambino a masticare. Quando mastica il cibo, il piccolo lo mescola con la saliva che attiva il processo di digestione già nella bocca. Questo rende più facile per lo stomaco digerirlo.

La masticazione, inoltre, sviluppa la mascella e i muscoli facciali, ciò ha un effetto positivo sullo sviluppo del linguaggio.

👍L’interazione con il cibo in parti solide favorisce lo sviluppo della motricità delle mani e la coordinazione dei movimenti.

👍I pezzetti consentono al bambino di familiarizzare facilmente con gli alimenti fin dall’inizio dello svezzamento: potrà così riconoscerli visivamente ed associare determinati gusti all’aspetto ed alla consistenza.

🤷‍♀️Frullare o omogeneizzare cambia non solo l’aspetto degli alimenti, ma anche la loro struttura cellulare. Il cibo diventa più viscoso e lo rende più difficile da ingoiare.

Lo sviluppo fisiologico del bambino gli consente di mangiare in modo sicuro il cibo morbido in pezzi già a partire dai 6 mesi.

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Perché il bambino sputa il cibo?

Sputa il cibo

Perché il bambino sputa il cibo?

Ricevo spesso questa domanda dalle mamme che stanno affrontando lo svezzamento, vediamo quali sono le principali ragioni di questo comportamento del tutto normale in queste fasi:

✅ Per sorpresa: quando il bambino viene imboccato o intrattenuto per farlo mangiare, il piccolo non si aspetta di ricevere qualcosa in bocca e la prima reazione istintiva è quella di sputare. Ciò non significa, però, che quell’alimento non gli piaccia. Cercate di far in modo che il bambino sia sempre consapevole di ciò che sta facendo durante il pasto. Ricordate il principio dell’alimentazione responsiva (ne ho parlato qui).

✅ Per curiosità: per vedere cosa gli è stato dato o come appare il cibo masticato, lo sputa. I bambini esplorano continuamente! Se state imboccando con il cucchiaio e non gli mostrate il contenuto, potrebbe sputare per scoprire il che aspetto ha il boccone. Se mangia da solo, potrebbe voler vedere com’è il cibo masticato. 

✅Non gli piace il gusto. Il bambino ha già le proprie preferenze di gusto. Prova il cibo, non gli piace il gusto e lo sputa. Offrite sempre prodotti diversi tra cui scegliere e non scartate gli alimenti che sputa, ma riproponeteli.

✅ Non gli piace la consistenza. In questo caso, sperimentate diverse forme e consistenze del cibo offerto. Se non gli piace la cotoletta, provate ad offrirgli una coscia di pollo, per esempio.

✅ Non gli piace la temperatura. Ciò accade spesso. Tenete d’occhio il bambino, seguite la sua reazione e regolate la temperatura delle pietanze in base alle sue preferenze.

✅ Ha troppo cibo in bocca e non riesce a gestirlo. Di norma, se offrite al bambino una quantità minore di cibo da mettere in bocca un po’ per volta , smetterà di sputarlo. Per aiutarlo offritegli un sorso d’acqua.

✅ Il bambino ha fame e vuole il latte. Se il bambino arriva affamato a tavola, durante l’inizio dello svezzamento, è molto probabile che non mangi. Non capisce ancora che gli alimenti complementari lo possono saziare. In questa fase, l’unica fonte di nutrimento che lo sazierà è il latte materno o in formula. Per evitare che ciò accada, basta dare al bambino la sua poppata 30 minuti prima del pasto. In questo modo sarà felice e predisposto ai nuovi gusti.

✅Non ne vuole più. Se è così, non insistete. Nessuna buona intenzione nel nutrire un bambino con “cibo sano” giustifica la forzatura, che ha solo effetti negativi sul rapporto con il cibo.

✅Non capisce cosa fare con quell’alimento specifico. Mostrategli come masticare in modo teatrale descrivendo a parole le vostre azioni. Mangiate sempre insieme in modo che abbia sempre un esempio dell’adulto di riferimento.

📌Come avete potuto leggere, ci sono molti motivi che possono portare a questo comportamento, che fa parte dell’evoluzione del rapporto che il bambino ha con il cibo. L’importante è osservare e non reagire negativamente a questi episodi naturali, mantenete sempre un clima sereno, che è il segreto di uno svezzamento piacevole e di successo.

🔥Affrontiamo questo e tutti gli altri aspetti nel video corso “Svezzamento e Autosvezzamento con Piacere”, scopri tutti i dettagli qui.

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Bevande per bambini

Bevande per bamb

Bevande per bambini

Vediamo cosa dicono al riguardo le autorevoli organizzazioni internazionali:

0-6 mesi

Esclusivamente latte materno o di formula. La parola chiave qui è ESCLUSIVAMENTE. Ciò significa che tutto il resto è escluso. È vietato. Infusi, tè al finocchio, succo di mela, etc.
Il bambino riceve abbastanza liquidi dal latte…anche in estate.

Per i bambini allattati con latte in formula, l’integrazione con l’acqua è indicata solo in presenza di segni di disidratazione (molto raro).

7-12 mesi

La bevanda principale è sempre il latte + una piccola quantità di acqua.

Con l’inizio dell’introduzione degli alimenti complementari, i bambini allattati con la formula, devono assolutamente iniziare a bere acqua ad ogni pasto.

Per bambini allattati al seno, non è indispensabile somministrare acqua se l’allattamento a richiesta continua. Se, però, mentre voi bevete il bambino la richiede, allora offritegliela.

In termini di quantità, cercate di non superare i 120 ml di acqua al giorno. Se soffre di stitichezza, allora potete offrirne di più.

Tutto qui, non servono altri liquidi.

13-24 mesi

La bevanda principale è sempre l’acqua, che dev’essere sempre a disposizione del bambino.

Continuate ad allattare. Ricordate che l’OMS raccomanda di allattare fino a 2 anni o più se la mamma e il bambino lo desiderano?

Potete offrire latte vaccino intero o un’alternativa vegetale. Fate solo attenzione al latte di riso: potrebbe contenere quantità di arsenico non adatte ai bambini al di sotto di 5 anni.

Il volume consigliato è di circa 120 ml al giorno.

2-5 anni

L’acqua rimane la bevanda principale.

Potete passare a un latte meno grasso (ma non scremato).
Potete continuare ad allattare.

Potete offrire una piccola quantità di succo 100% frutta (non più di 120 ml al giorno). Idealmente, durante i pasti, ciò ridurrà il rischio di carie.

Potete offrire diversi tipi di tè e tisane.

I medicinali da assumere con acqua, sono un’eccezione a queste raccomandazioni. Se viene prescritto l’uso (gocce, sciroppi, etc), allora, ovviamente, possono e devono essere somministrati a un bambino di qualsiasi età.

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Limitare il cibo, quando si può?

Limitare il cibo

Limitare il cibo, quando si può?

QUANDO È NECESSARIO LIMITARE IL CIBO A UN BAMBINO?

Cosa fare se il bambino sembra mangiare troppo? Dovremmo limitarlo?

‼️ Analizziamo in quali casi è necessario limitare la quantità di cibo:

✅ Quando il cibo che mangia è già porzionato e c’è solo una quantità stabilità per ogni membro della famiglia.

In questo caso, al bambino viene offerta solo la sua porzione. Se chiede il bis, allora si può spiegare con calma che non c’è nè più.

✅ Quando il bambino soffre di intolleranze alimentari di prodotti specifici.

Ricordate che l’intolleranza alimentare dipende soprattutto dalle quantità consumate: potrebbe non esserci nessuna reazione con mezza arancia, ma con una intera si. In questo caso, offriamo semplicemente al bambino una porzione limitata che non provochi nessuna reazione.

‼️ Non bisogna limitare se:

⛔Avete l’impressione che vostro figlio abbia mangiato abbastanza.

Nessuno, tranne il bambino stesso, può sapere se quanto ha mangiato sia abbastanza. Imparate a fidarvi di lui.

⛔Avete l’impressione che la porzione sia troppo abbondante. Ancora una volta, questa è la VOSTRA sensazione e la VOSTRA interpretazione. Il bambino è in grado di ascoltare il proprio corpo, lasciatelo fare.

⛔Avete l’impressione che vostro figlio sia in sovrappeso.

Fate sempre riferimento alle tabelle ufficiali “età-peso” pubblicate sul sito dell’OMS. Quanto indicato su questa tabella, rappresenta la norma del peso. Se supera in modo significativo i suoi valori di riferimento, allora questa è l’occasione per consultare il pediatra e approfondire, ma non è un motivo valido per mettere a dieta il bambino. Potrebbe essere necessario modificare la sua dieta per adeguarla al meglio, ma non bisogna imporre divieti e restrizioni.

‼️‼️Tutte queste regole sono applicabili se il bambino mangia sano (cibo non troppo salato/dolce), se mangia senza cartoni animati, senza persuasioni o distrazioni, se il bambino ha un orario stabilito e regolare per i pasti e non v’è necessità di “mangiare anche per domani”.

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Svezzamento vs obesità

Svezz vs obesità

Svezzamento VS obesità

SVEZZAMENTO COME ARMA CONTRO L’OBESITÀ
Iniziamo con alcune statistiche:

I casi di obesità nel mondo sono triplicati dal 1975 ad oggi.

❗Il numero totale di persone obese nel mondo è di circa 2 miliardi, ovvero circa il 30% della popolazione totale

❗Il numero di persone obese continua a crescere

❗Più di 3 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’obesità

❗L’obesità negli adulti è associata a una ridotta aspettativa di vita sia negli uomini che nelle donne

❗Sono state identificate più di 230 co-patologie e complicanze aggravate dall’obesità e la perdita di peso migliora la prognosi per la maggior parte di esse

‼️ Ed ora un dato shock:

❗❗❗ In ambito nutrizionale, la causa principale dell’obesità è nel metodo sbagliato con cui si propongono i cibi solidi in età 0-2 anni. In pratica nel modo in cui nutriamo i nostri figli fin dai primi giorni di vita. Riuscite a immaginare che la salute futura dei nostri figli è nelle nostre mani?

Ecco quali atteggiamenti durante lo svezzamento possono portare all’obesità a lungo termine:

⛔Imboccare il bambino troppo velocemente. Questo causa l’assunzione di più cibo necessario, prima che il cervello possa ricevere l’impulso della sazietà. Di solito questo arriva con 10-15 minuti di ritardo dall’ultimo boccone.

⛔Porzioni troppo abbondanti che, abbinate al desiderio di convincere il bambino a finire il piatto ad ogni costo, lo abituano a mangiare più del necessario ad ogni pasto.

⛔Cibo in cambio di videogiochi e cartoni animati. Frasi tipo “puoi guardare la tv solo quando finisci il piatto” o “Se mangi tutto ti do il telefonino” etc etc, vanno evitate.

⛔Troppi cibi grassi e zuccherati. L’abuso di prodotti industriali, come bibite dolci, merendine, dolciumi etc, può facilmente portare a superare i limiti di assunzione giornaliera consigliati.

⛔Mangiare fuori pasto e senza regole. Molto spesso si tratta di prodotti facili da mangiare e industriali, che consumati poco e spesso fanno eccedere il fabbisogno calorico giornaliero.

L’autosvezzamento mette la capacità del bambino di autoregolarsi al primo posto, permettendoci di non indurlo a comportamenti errati.

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L’autosvezzamento è per tutti?

L'autosv è per tutti

L'autosvezzamento è per tutti?

L’autosvezzamento è adatto a tutti i bambini? Tutti possono cominciare a 6 mesi?

Ecco alcuni casi in cui l’autosvezzamento non può essere praticato:

❌Bambini nati prematuramente (prima delle 37 settimane).

Hanno bisogno di un po’ più di tempo per essere pronti a livello psicomotorio. E’ buona prassi cominciare in questo caso a 6 mesi, ma non rispetto alla data di nascita effettiva, bensì a quella presunta.

❌Bambini con ritardo dello sviluppo

Potrebbero semplicemente non essere fisicamente in grado di stare seduti da soli ed afferrare il cibo.

❌Bambini con frenulo linguale corto

Questa patologia, facilmente risolvibile fin dal primo mese, impedisce ai bambini di muovere completamente la lingua, può essere quindi molto più difficile per loro gestire i cibi solidi e lavorarli.

❌Bambini con tono muscolare ridotto (ipotonia)

Potrebbero non essere in grado di stare seduti da soli e tossire efficacemente in caso di ostruzione delle vie respiratorie per liberarle.

❌Bambini con disfagia

Questo disturbo, già evidente durante l’allattamento, si verifica durante la deglutizione, quando il bambino non è in grado di deglutire il cibo o ha grandi difficoltà nel farlo. Il più delle volte si verifica a causa di malattie muscolari o del tessuto connettivo. Provando fastidio durante la deglutizione, cibo o liquidi potrebbero entrare nella trachea, nel naso o nella laringe.

❌Bambini con palatoschisi

Poiché nel processo di masticazione del cibo, i bambini lo impastano con le gengive e sul palato, la fessura presente a causa di questa patologia, diventa un ostacolo diretto per questo processo. Dopo che il problema è stato risolto e dopo il periodo di riabilitazione, il bambino può passare liberamente agli alimenti complementari in pezzi.

Questo significa che in tutti questi casi, questi bambini non saranno mai in grado di praticare l’autosvezzamento? Affatto! Avranno bisogno solo di un po’ più di tempo per essere completamente pronti a mangiare in sicurezza, seguendo le regole.

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Se mangia con le mani, non userà mai le posate! …dicono

post posate

Se mangia con le mani, non userà mai le posate! ...dicono

Leggo spesso frasi del genere e sento dire anche che, fin dai primi giorni di autosvezzamento, si deve “insegnare” al bambino a “comportarsi correttamente” a tavola.

Ragazzi, siamo seri! Se seguiamo questa logica, allora:

Il bambino non può gattonare, perché non imparerà mai a camminare.

I pannolini sono inutili, li userà per anni e anni!

Non prendere in braccio il tuo bambino! Si abituerà e si aggrapperà a te fino al suo matrimonio!

Spero che stiate ancora leggendo questo post e non siate corsi a cancellarvi.

Tutte queste affermazioni sono totalmente assurde per me. Non la penso così, e sò che nemmeno voi, vero?

Mangiare con le mani e giocare con il cibo sono fasi naturali dello sviluppo di un bambino. Le sensazioni tattili sono lo strumento più importante per lui, per comprendere il mondo che lo circonda. Il gioco è l’unico modo familiare ed accessibile per apprendere ed acquisire abilità.

E’ normale che giochi con il cibo e che mangi con le mani, questa è una fase dello sviluppo.

Se il bambino ha davanti a sé un esempio costante di come comportarsi a tavola, allora imparerà sicuramente a mangiare con le posate e a non lanciare il cibo durante il pasto.
Allo stesso modo in cui imparerà a camminare e a correre, a parlare ed utilizzare la toilette, lo farà con l’alimentazione.

Siate solo un esempio per i vostri figli, mangiate con loro gli stessi piatti ed evitate i gadget durante i pasti. Guardatevi negli occhi, siate l’esempio giusto per loro!

Questo funziona SEMPRE.

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Alimenti vietati nello svezzamento

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Alimenti vietati nello svezzamento

Uno dei principali obiettivi dell’autosvezzamento è condividere con il bambino lo stesso cibo in famiglia a tavola, stando sempre attenti a quelli proibiti. Scopriamo quali e perchè:

Fino ad 1 anno:

❌MIELE

E’ pericoloso sia crudo che cotto a causa del rischio di botulismo.

❌SALE

Troppo sale danneggia i reni.
Fino a 1 anno di vita la quantità consentita è di 1gr al giorno, da 1 a 2 anni, 2gr.

Verdure, carne e pesce contengono già sale, quindi il sale aggiunto dovrebbe essere escluso nel primo anno di vita.

❌LATTE VACCINO

Il latte può essere utilizzato come ingrediente per le ricette dai 6 mesi, ma non come bevanda.

Burro, formaggio, ricotta etc. vanno bene dai 6 mesi.

❌BEVANDE OLTRE L’ACQUA

Fino ad 1 anno, l’unico liquido oltre al latte materno o di formula, può essere solo l’acqua.

Fino a 2 anni:

❌TE’, CAFFE’, CACAO E INFUSI

L’OMS avvisa che l’effetto delle tisane sui bambini non è noto, pertanto raccomanda di astenersi fino a 2 anni.

Tè, caffè e cacao interferiscono con l’assorbimento del ferro nell’organismo ed eccitano il sistema nervoso del bambino.

❌ZUCCHERI AGGIUNTI

L’OMS, l’AHA, l’AAP e il CDC, raccomandano di evitare lo zucchero aggiunto fino a 2 anni. Quello della frutta non è considerato “aggiunto” e non è dannoso.

Fino a 4 anni:

❌TUTTI GLI ALIMENTI PICCOLI E DURI

Ad esempio, olive e uva intere, noci non tritate, popcorn, ecc.

❌ SEMILAVORATI INDUSTRIALI, INSACCATI, SALSICCE ETC.

Contengono molto sale, zucchero, grassi saturi e conservanti. lo IARC (OMS) ha indicato il consumo eccessivo di carni lavorate come cancerogeno (Gruppo 1).

Fino a 5 anni:

❌CIBI CRUDI O SEMI CRUDI DI ORIGINE ANIMALE: UOVA, PESCE, CARNE, FRUTTI DI MARE, a causa di rischio di contagio da listeria e altri batteri.

I prodotti semi crudi includono: carne e pesce affumicati, uova alla coque e occhio di bue, sushi, etc.

Ok dai 6 mesi in sù, ma solo se cotti bene.

❌LATTE NON PASTORIZZATO E DERIVATI

C’è rischio di infezione da listeria e altri batteri, neutralizzati solo dalla pastorizzazione.

❌PESCI DI GROSSA TAGLIA (Es. PESCE SPADA)

A causa dell’alto contenuto di mercurio. Non sono raccomandati nemmeno per le donne incinte.

❌FAGIOLI E SEMI SENZA TRATTAMENTO TERMICO

A causa del rischio di infezione da listeria e salmonella.

❌FORMAGGI CON MUFFA SENZA TRATTAMENTO TERMICO

Se tali formaggi vengono lavorati termicamente (ad esempio, cotti al forno), possono essere offerti ai bambini dai 6 mesi.

⚠️FUNGHI ne ho parlato più dettagliatamente in questo articolo QUI

Domande e risposte qui

 

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Masticare senza denti…si può?

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Masticare senza denti...si può?

Tutti noi mastichiamo con i molari, i denti da masticazione posteriori, che compaiono in numero sufficiente intorno ai due anni, mentre utilizziamo i denti anteriori per 2 funzioni principali:

✅ Mordere o strappare parti di cibo da un pezzo intero

✅ Fare da supporto alla lingua per amalgamare il cibo con la saliva

‼️ Come puoi notare, non mastichiamo con i nostri denti anteriori.

L’OMS raccomanda di non ritardare l’introduzione di cibi in pezzi nella dieta del bambino e consiglia di introdurli non oltre l’età di 8-10 mesi. Con l’autosvezzamento, invece, si inizia subito ad introdurre il cibo in pezzi, mentre se aspettassimo la comparsa dei denti da masticazione, dovremmo attendere fino a circa due anni.

Se aspettassimo quali sono i rischi?

⚠️Ci sono studi che hanno dimostrato che i bambini che assumono esclusivamente cibo omogeneizzato oltre i 15 mesi, crescendo, diventeranno estremamente selettivi nel mangiare.

⚠️Più ritardiamo l’introduzione del cibo a pezzi, più difficile sarà questo passaggio. Il bambino si abituerà solo alla consistenza omogeneizzata, facendo fatica ad imparare a masticare e deglutire in sicurezza.

⚠️Il rischio di soffocamento aumenta notevolmente quando si passa dagli omogeneizzati ai pezzi dopo l’anno di età.

⚠️E’ una questione fisiologica: il riflesso faringeo, che protegge il bambino dal soffocamento, si sposterà più in profondità, nella parete posteriore della lingua. In pratica, il meccanismo di difesa del bambino si modifica e si indebolisce.

⚠️Inoltre non è incentivato a masticare: di conseguenza la mascella e i muscoli facciali non si svilupperanno adeguatamente.

Introdurre il cibo a pezzi fin dall’inizio dell’autosvezzamento è sicuro, purché si seguano le corrette linee guida di alimentazione e sicurezza.

A tale scopo, ho creato una guida apposita che troverete qui

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Soffocamento: top 10 cibi pericolosi

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Soffocamento: top 10 cibi pericolosi

  1. I più pericolosi sono quelli rotondi e lisci: uva, olive, pomodori ciliegini, ecc. devono essere tagliati in 4 parti, almeno fino ai 3 anni di età.
  2. Verdure crude, dure e fibrose (carote, mela, sedano), devono essere cotte fino a quando non sono morbide o in alternativa grattugiate.
  3. Prodotti tagliati a rondelle (wurstel, salsicce, ecc.), delle dimensioni di una moneta da 1 euro, devono essere tagliati a mezzaluna.
  4. Popcorn, caramelle dure (soprattutto i lecca-lecca), gommose o marshmallow (perché duri o difficili da masticare) sono proprio da escludere.
  5. Tutta la frutta a guscio intere (noci, nocciole, anacardi) a causa della loro durezza, ma si possono tranquillamente offrire tritate dai 6 mesi in su.
  6. Creme spalmabili dalla consistenza troppo viscosa ed appiccicosa (tipo creme di nocciole) date col cucchiaio. In alternativa possono essere spalmati sul pane.
  7. Tarallucci, grissini o prodotti simili. Sono facili da mordere per staccare un pezzo grosso, ma sono molto difficili da masticare.
  8. Mollica di pane (se compattata e a forma sferica)
  9. Carne dura a pezzi grandi, difficile da masticare anche per gli adulti.
  10. Patatine in busta, crosta di pane e cracker. Si spezzano in modo imprevedibile, possono graffiare il palato del bambino.

Per tutti questi prodotti il rischio di soffocamento persiste fino a 4-5 anni.⠀
Il rischio aumenta di molto se il bambino mangia mentre cammina, in macchina o nel passeggino in movimento. Non vi lasciate ingannare dal pensiero “ormai mio figlio è bravo a masticare”, perché è proprio lì che abbassiamo la guardia e possono succedere cose drammatiche.

Commenti e risposte QUI

‼️Potete trovare più informazioni su come servire altri alimenti nella nostra guida completa sui tagli sicuri e la sicurezza a tavola QUI

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