Vantaggi dell’autosvezzamento

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Quali sono i vantaggi con l'autosvezzamento?

Spesso si fa confusione nell’interpretare le finalità dell’autosvezzamento, confondendole con un semplice modo per bruciare le tappe di crescita del bambino.

Approfondendo, però, la filosofia che c’è dietro, scopriamo che l’autosvezzamento è semplicemente ciò che consegue quando rispettiamo i principi fondamentali dell’introduzione degli alimenti complementari.

Primo tra tutti è quello di far scoprire al bambino sapori, colori, forme e consistenze, attraverso i suoi sensi, di un’ampia varietà di alimenti, mantenendo il latte come alimento principale per la crescita fino a 12 mesi.

Partendo da queto presupposto e abbandonando l’idea che a 6 mesi i bambini vadano svezzati (termine che indicava l’abbandono precoce dell’allattamento) e debbano saziarsi con il cibo da subito, l’approccio al cibo sarà molto più sereno e semplice.

Se volessimo riassumere i numerosi vantaggi dell’autosvezzamento, potremmo dire che:

📌 Il bambino impara a mangiare in modo indipendente fin dall’inizio dell’introduzione degli alimenti complementari.

📌 Impara a masticare. Quando un bambino viene nutrito con le pappe per molto tempo, la sua capacità di masticazione non viene stimolata e non si sviluppa. Offrendo consistenze più complesse fin dall’inizio, il bambino impara rapidamente a gestirle, avviando tutti i processi collegati alla masticazione.

📌 Sviluppa i muscoli facciali. Nel processo di masticazione, i muscoli del viso si formano e si rafforzano, la mascella si sviluppa. Durante la crescita, questo avrà un effetto positivo sullo sviluppo del linguaggio.

📌 Sviluppa la motricità fine. Imparando ad afferrare con le mani il cibo in pezzi, il bambino sviluppa così la motricità fine, ossia il controllo motorio sui piccoli movimenti delle mani e delle dita.

📌Aumenta l’autostima. Il bambino dimostra di farcela da solo e noi trasmettiamo a lui fiducia e supporto.

📌 Permette alla famiglia di gustare cibi caldi. Il bambino mangia da solo e i genitori o i nonni, sono liberi e tranquilli di mangiare la propria porzione quando è ancora calda, invece di investire tutto il tempo a disposizione dietro a un cucchiaino volante.

📌I bambini non mangiano troppo. Mangiando da solo molto più lentamente rispetto ad essere imboccato, il bambino riceve un segnale di sazietà naturale nel momento giusto e non mangia più del necessario.

📌 Risparmio sugli alimenti “speciali per bambini”. Non è necessario acquistare nulla di dedicato per la sua alimentazione. Tutta la famiglia può gustare le stesse ricette a costi molto inferiori.

📌 Tutta la famiglia può passare a una dieta più sana. Quando sappiamo di avere a tavola un bambino di sei mesi che prende un esempio da noi, siamo noi stessi ad impegnarci a consumare cibi più sani.

📌Meno stress durante i pasti. Quando una mamma si siede a tavola e non deve pensare a come nutrire ancora una volta suo figlio con l’ennesimo omogeneizzato, è rilassata. Di conseguenza tutta la famiglia è più serena.

Affrontiamo tutti gli aspetti legati all’introduzione degli alimenti complementari, nel nostro corso “Svezzamento e Autosvezzamento con piacere”. Tutte le info QUI.

Per video, commenti e risposte, mi trovi su Instagram.

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Come offrire la carne ai bambini?

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Come offrire la carne ai bambini?

Spesso mi chiedete quando e come offrire la carne al vostro bambino.

Ecco a voi ☺️.

❓Quando iniziare? – È possibile, anzi, è necessario dai 6 mesi. La carne è ricca di ferro e zinco, sostanze estremamente importanti per il pieno sviluppo dei bambini.

❓Ogni quanto? – 2/3 volte a settimana.

❓In che formato?

✔️Carne macinata (anche come salsa tipo ragù) potete offrirla con verdure, cereali, pasta o semplicemente così.

✔️ Pezzi morbidi tagliati a striscie perpendicolarmente alle fibre – a bastoncino comodo per il bambino da prendere in mano.

✔️ Carni a lunga cottura che si sfilacciano con le mani, come spezzatino o carne macinata, possono essere serviti come piatto a parte o con cereali/pasta, sminuzzata in piccoli pezzi.

✔️Polpette sempre a forma di bastoncino, comodi da afferrare in pugno.

L’unica condizione è che la carne sia ben cotta. Ai bambini di età inferiore a 5 anni non devono essere offerti prodotti di origine animale crudi o semicotti.

🔥Tutte le organizzazioni internazionali affermano all’unanimità che le proteine ​​dovrebbero essere presenti nella dieta del bambino ad ogni pasto. Non dimenticate, però, che la carne non è l’unica fonte di proteine. Può essere alternata al pesce, ai latticini, alle uova e ai legumi.

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Miele sul ciuccio

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Miele sul ciuccio

‼️ I bambini di età inferiore ad 1 anno non devono consumare il miele in nessuna forma, nè cruda, nè cotta.

Questo divieto è associato al pericolo di infezione da spore che causano il botulismo.

‼️ Il trattamento termico (cottura) non permette di raggiungere una temperatura sufficiente a distruggere le spore. Pertanto, leggete attentamente le etichette dei prodotti che acquistate: ad esempio i prodotti da forno contengono spesso miele.

Dal sito web dell’OMS: “Il botulismo infantile si sviluppa quando i bambini ingeriscono spore di C. botulinum, che si trasformano in batteri che colonizzano l’intestino e rilasciano tossine. Nella maggior parte degli adulti, ciò non accade perché i meccanismi naturali di difesa dell’intestino, che si formano successivamente, impediscono la germinazione delle spore e la crescita dei batteri».

⚠️I principali sintomi del botulismo nei neonati sono: costipazione, perdita di appetito, debolezza, pianto alterato e difficoltà a controllare i movimenti della testa.

⛔Il botulismo per i bambini può essere fatale. Ecco perché non và assolutamente somministrato fino ad 1 anno.

‼️ Attenzione: bagnare il capezzolo con il miele in modo che il bambino lo prenda è assolutamente da evitare.

⛔È anche importante ricordare che il miele è fonte di zucchero aggiunto, pertanto, al fine di prevenire eccessi, è meglio evitare completamente questo alimento nella dieta fino ai 2 anni.

✅Le madri in gravidanza e in allattamento POSSONO consumare il miele senza nessun problema.

❗E no, il miele non è un prodotto altamente allergenico: non è incluso, né nei nove grandi allergeni, né nell’elenco esteso degli alimenti allergizzanti.

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Inappetenza d’estate

Inappetenza

Inappetenza d'estate

Capita spesso, con il caldo che il bambino perda l’appetito…è normale.

L’appetito si riduce con il caldo perché il corpo cerca di mantenere la sua temperatura abituale. Tutte le funzioni corporee, compresa la digestione, generano calore, pertanto, l’organismo modifica l’appetito nel tentativo di ridurre il suo carico di lavoro.

Cosa fare quindi?

La cosa più importante è non costringere il bambino a mangiare. In generale non vanno costretti mai, anche in altre situazioni.

Se state allattando, allora fatelo più spesso, sia al seno che con la formula.

Offrite acqua regolarmente, la cosa più importante è rimanere idratati.

È importante ricordare che per i bambini di età inferiore a un anno, l’unica fonte di liquidi (oltre al latte materno o alla formula) è l’acqua. Non date ai bambini bevande alla frutta, tè o altre bevande “per bambini”. Hanno molto zucchero e otterreste l’effetto opposto: il corpo dovrà produrre più energia per processare lo zucchero.

Offrite cibi rinfrescanti, per esempio, uno yogurt fresco con della frutta, invece di una pasta tiepida, offritela fredda.

Non lasciatevi, però, trasportare troppo dal cibo freddo: il corpo lo riscalderà rapidamente fino a una temperatura adatta alla digestione, aumentando così la temperatura corporea generale. In pratica si otterrà l’effetto opposto.

Ecco alcuni suggerimenti comuni per aiutare il vostro bambino a mantenere una temperatura corporea normale:

👍Vestite il piccolo con abiti freschi e leggeri.

👍Non state all’aperto nelle ore più calde (dalle 11.00 alle 15.00).

👍Mantenete una temperatura fresca in casa e fate spesso bagnetti rinfrescanti.

Forse vi aspettavate dei rimedi segreti su come far ritrovare l’appetito con il caldo, ma purtroppo non ce ne sono🤷‍♀️😅.

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Come passare dalle pappe al cibo in pezzi?

Dalle pappe ai pezzi

Come passare dalle pappe al cibo in pezzi?

Se avete iniziato l’introduzione dei cibi complementari prima dei 6 mesi e ad oggi vostro figlio non li ha ancora compiuti, sospendete lo svezzamento. A 6 mesi (e con una pausa di almeno 10 giorni dall’ultimo pasto), iniziate l’autosvezzamento secondo le regole, come se non ci fossero mai state pappe nella vostra vita.

Se il bimbo ha tra i 6 e i 9 mesi e lo state svezzando con le pappe, togliete gli omogeneizzati e per 10-12 giorni offrite delle microdosi: pezzi di cibo di una dimensione tale da stare tra i vostri polpastrelli. Successivamente potete passare all’autosvezzamento, sempre rispettando i tagli sicuri.

Se il bambino ha 10 mesi o più e ancora mangia le pappe, sarà più sicuro aumentare la complessità delle consistenze gradualmente, piuttosto che saltare direttamente ai pezzi grandi. Se state dando un pappa liquida, iniziate con una pappa più densa. Appena il bimbo è in grado di mangiarla senza difficoltà, passate al cibo schiacciato con una forchetta. All’inizio il bimbo potrebbe avere il riflesso faringeo (conati di vomito). Appena il riflesso sparisce, incrementate la consistenza, rendendo i pezzi di cibo sempre più grandi. Seguite sempre le linee guida sulla sicurezza alimentare e tagli sicuri.

Ricordate che il vostro bambino è abituato ad essere imboccato, non aspettatevi che inizi a mangiare subito da solo.

Non basterà semplicemente mettere il cibo davanti a lui. Anche l’esempio personale potrebbe non bastare. Nella fase iniziale del passaggio all’autosvezzamento, preparatevi ad offrire il cibo così:

La famiglia seduta a tavola, ognuno davanti alla propria porzione.
Iniziate a mangiare, il bambino, probabilmente, si aspetterà di essere imboccato. Aiutatelo, porgendogli il primo boccone o cucchiaio di cibo (a seconda delle consistenze in cui si trova). Questo gli farà capire che quel cibo nel piatto si può mangiare.

Dopo averlo aiutato con il primo cucchiaio, tornate al vostro piatto e mangiate 3-4 bocconi. Se vedete che il bambino non sta cercando di mangiare da solo, aiutatelo ancora una volta e tornate alla vostra porzione. Continuate così finché non inizierà a mangiare da solo.

Prima di iniziare lo svezzamento, a prescinde se con le consistenze cremose o con i pezzi, è molto importante frequentare un corso di Disostruzione e Rianimazione in presenza o on-line (ma con le prove pratiche) ed essere formati sulle regole di sicurezza a tavola e i tagli sicuri. Qui troverete tutti gli strumenti utili per iniziare.

🔥Affrontiamo questo e tutti gli altri aspetti nel video corso “Svezzamento e Autosvezzamento con Piacere”, scopri tutti i dettagli qui.

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Zucchero e bambini

Zucchero

Zucchero e bambini

Quando si parla di limitazione dello zucchero nella dieta di un bambino, si intende limitare gli zuccheri liberi. Secondo l’OMS gli “zuccheri liberi” sono tutti gli zuccheri aggiunti ai prodotti alimentari, da chi cucina o dal consumatore, più gli zuccheri naturalmente presenti nel miele, sciroppi, succhi di frutta e concentrati. Il nostro corpo non ha bisogno di loro, perché non portano alcun beneficio.

Altra cosa sono gli zuccheri naturali che si trovano nella frutta, nella verdura e in altri alimenti.
Il loro assorbimento nel nostro corpo non è nè diretto, nè veloce, perché “imprigionati” nelle fibre di cui questi alimenti sono composti e sono quindi una fonte qualitativa di energia.

Oggi parleremo degli zuccheri aggiunti e delle restrizioni sul loro utilizzo.

L’OMS sconsiglia il consumo di zuccheri liberi nei bambini sotto i 2 anni. Questa opinione è condivisa nelle raccomandazioni dietetiche americane (pubblicate e aggiornate ogni 5 anni), dal ministero della salute Britannico NHS e dal CDC americano. L’ente ESPGHAN sottolinea, che i bambini di età compresa tra 2 e 4 anni possono assumere 15-16 grammi di zucchero al giorno e per quelli di età inferiore a 2 anni scrive, che l’assunzione di zuccheri liberi “dovrebbe essere ancora più bassa”.

Dobbiamo cercare, quindi, di evitare del tutto questi zuccheri nei bambini sotto i 2 anni e limitarli il più possibile dai 2 anni in poi, attenendosi alle seguenti quantità, sulla base delle raccomandazioni dell’ESPGHAN:

Bambini 2-4 anni – 15-16 grammi al giorno
Bambini 4-7 anni – 18-20 grammi al giorno
Bambini 7-10 anni – 22-23 grammi al giorno

Per gli adulti si consiglia di consumare al massimo 25-30 grammi di zucchero al giorno, ricordando sempre che lo zucchero aggiunto non deve superare il 5-10% delle calorie totali consumate, sempre al giorno. Un cucchiaino di zucchero equivale a 4 grammi.

Nei prossimi post parleremo del perché è importante limitare (non eliminare) lo zucchero nelle nostre diete. Al momento vi lascio con questa info che fa riflettere: in un vasetto di Fruttolo, che si propone come “yogurt per bambini” ci sono 6 gr di zucchero aggiunto. Che ne pensate?

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Sale e bambini

Sale e bambini

Sale e bambini

Il sale si trova naturalmente nella maggior parte degli alimenti, come anche nel latte materno. Carne, pesce, verdura e frutta contengono tutti il sale.

Ecco perché il bambino riceve la giusta quantità di sale necessaria per i processi interni anche dal cibo senza sale aggiunto.

Fino ad 1 anno di vita, un bambino può assumere massimo 1 grammo di sale al giorno. Questa quantità si assume facilmente dai cibi, che naturalmente contengono il sale. I reni dei bambini sotto un anno non sono in grado di processare grandi quantità di sale.

Tra 1 e 3 anni, un bambino può assumere fino ad un massimo di 2 grammi di sale al giorno. Ciò significa che può già mangiare cibo con sale aggiunto. Non lasciatevi ingannare, però, una grande quantità di sale nella dieta è dannosa per tutti, grandi e piccoli.

Per ridurre l’assunzione di sale nei bambini di età inferiore a 1 anno, preparate il cibo senza sale, aggiungendo il sale nel piatto vostro direttamente, se ne avete bisogno. Questo è più facile da fare di quanto sembri.

Al posto di snack salati (cracker, patatine), offrite ai bambini frutta e verdura. In questo modo ridurrete notevolmente la quantità di sale consumata.

Nella dieta di un bambino fino a 1 anno sono consentiti sporadicamente cibi leggermente salati (formaggio, piselli, mais e tonno in scatola, ecc.), nella misura di un prodotto al giorno e non tutti i giorni. Il buon senso vi aiuterà.

Non pensate che per il bambino mangiare senza sale “non sia gustoso”, sono solo le nostre abitudini di gusto a farci utilizzare il sale aggiunto. Il bambino non ha ancora questa “abitudine”, ma sta conoscendo il cibo così com’è al naturale. Siate un esempio per instillare in lui abitudini alimentari sane.

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Taglio sicuro per albicocche, prugne e susine

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Albicocche, prugne e susine

Si possono offrire ai bambini fin dai 6 mesi, attenzione però, il frutto dev’essere molto maturo da poterlo schiacciare tra le dita.

⛔️Non offrite frutti non maturi e duri perché c’è il rischio di soffocamento.

✅️Quando date le albicocche, le prugne o le susine, tagliatele sempre almeno in otto spicchi, togliendo ovviamente il nocciolo.

Non è necessario sbucciare i frutti a meno che la buccia non dia particolarmente fastidio al bambino, quindi osservatelo, se non vedete segni di disagio e difficoltà nel gestire il frutto con la buccia, allora potete lasciarla.

⚠️Ricordate sempre di lavare la frutta accuratamente prima di offrirla.

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Ingredienti per piatti estivi

piatti estivi

Ingredienti per piatti estivi

Vorrei darvi qualche suggerimento su quali ingredienti mettere nelle insalate di riso, di pasta, cereali o cous cous, da offrire come piatto sano e sicuro ai bimbi in autosvezzamento durante la stagione calda.

✅️Pomodorini, mi raccomando attenzione ai tagli sicuri, mai offrirli interi, tagliati a metà o a rondelle, ma sempre almeno in 4 spicchi.

✅️Mozzarella, tagliata a dadini.

✅️Ceci, vanno bene anche quelli in scatola, schiacciati leggermente prima di essere aggiunti.

✅️Piselli, preferibilmente cotti da freschi o surgelati, vanno bene anche quelli in scatola (che contengono sale aggiunto) sempre schiacciati leggermente con la forchetta.

✅️Qualsiasi verdura cotta e tagliata in modo sicuro. Noi, per esempio, prepariamo spesso le verdure cotte al forno, tagliate a dadini per condire il cous cous.

✅️Uovo al sodo, è un’ottima fonte di proteine quindi perché non aggiungerlo sminuzzato alla vostra insalata?

✅️Gamberetti, mazzancolle e scampi sgusciati e tagliati per lungo sono un ottimo ingrediente.

✅️Qualche fogliolina di basilico fresco fa più che bene. Mi raccomando però, sminuzzatelo bene, perché quando si appiccica al palato potrebbero dare parecchio fastidio.

⚠️Olive, tagliate almeno in quattro spicchi, tenendo conto che contengono molto sale, quindi se le volete proprio aggiungere all’insalata non abbinatele ad altri ingredienti con sale aggiunto (per bambini sotto l’anno di età).

⚠️Prosciutto cotto, da evitare fino ad 1 anno di età, perché contiene tanto sale. Ricordiamoci sempre, però, del buon senso, se è l’unico ingrediente salato dato al bambino nel corso della giornata potrebbe anche andare bene.

⚠️Sottaceti, attenzione perchè contengono moltissimo sale, li escluderei per i bambini fino ad 1 anno di età.

✅️Ricordatevi che queste sono ricette dove usare tutta la vostra fantasia, quindi se nel frigo avete, per esempio, carne o pesce del giorno prima, potete tranquillamente aggiungerli tagliati in piccoli pezzi.

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Tagli sicuri

Tagli sicuri

SICUREZZA A TAVOLA: I TAGLI SICURI

Oggi vorrei soffermarmi su come tagliare verdure, frutta, pane, formaggio e altri alimenti proprio all’inizio dello svezzamento.

🤜🏻Ricordate che i bambini a 6 mesi prendono il cibo nel pugno con la presa palmare?

👌🏻La presa a pinza, invece, si sviluppa intorno agli 8-9 mesi.

✅Quindi, per sua comodità, taglieremo tutto il cibo in modo che sia facile da afferrare in pugno e portarlo alla bocca.

✅La forma ideale è a bastoncini lunghi quanto un dito mignolo di un adulto, di circa mezzo centimetro di larghezza. 

✅In questo modo una parte rimarrà all’interno del pugnetto, mentre l’altra spunterà sopra per essere comodamente mangiata.

👌🏻Non dimenticate che il cibo dev’essere morbido. Per regolarvi dovreste essere in grado di schiacciarlo con le dita, una consistenza simile ad una patata bollita.

⚠️Non date ai bambini frutta e verdura cruda dura, parleremo di come offrirla ai bambini nei prossimi post.

👶🏻Queste e tante altre regole, nella guida best seller sulla Sicurezza a Tavola e Tagli Sicuri che potete trovare QUI

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