Spesso cominciate le vostre domande con “abbiamo fatto lo svezzamento classico”, intendendo i crono inserimenti, l’utilizzo del brodo vegetale, le pappe con le farine, date ai bambini per giorni di fila…
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E’ arrivata l’ora di dirvelo: questo non è un approccio classico, è obsoleto.
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Lo scrivo non per far sentire sbagliate le mamme che hanno seguito quella linea e che hanno fatto ciò che credevano giusto. Lo scrivo per farvi capire che non siete obbligate a continuare così.
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Vediamo cosa c’è di “classico” e cosa di “obsoleto”.
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Classico:
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✅️Iniziare con le consistenze cremose per poi a breve passare alle consistenze più solide e al finger food.
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Obsoleto:
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⛔️Iniziare prima dei 6 mesi in assenza di tutti i requisiti
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⛔️Offrire le pappe (a base brodo vegetale) con diversi alimenti mescolati dentro
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⛔️Introdurre un alimento alla volta
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⛔️Introdurre alimenti in ordine specifico
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⛔️Far mangiare una determinata quantità di cibo a tutti i costi
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⛔️Prolungare il periodo delle consistenze cremose oltre agli 8 mesi
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⛔️Sostituire subito le poppate con i cibi complementari
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⛔️Utilizzare il cibo “per bambini”
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Se un pediatra vi consiglia uno di questi ultimi punti non abbiate paura di affrontarlo, di fare domande e chiedere chiarimenti. Appellatevi alle linee guida delle organizzazioni autorevoli come OMS (WHO) o UNICEF sull’alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a 3 anni.
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Gli studi recenti dicono chiaramente:
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“I bambini mangiano di più quando ricevono una dieta varia, rispetto a quando hanno una dieta limitata e monotona. Offrire una dieta varia serve anche a migliorare l’appetito. Molte caratteristiche, quali il sapore, l’aroma, l’apparenza e la consistenza, influenzano il consumo alimentare dei bambini.”
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“L’uso di alimenti complementari di origine industriale può ritardare l’accettazione della dieta familiare.”
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“Aumentare la varietà dei cibi serve ad accrescere l’accettabilità di sapori differenti.”
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“Il latte materno o in formula deve rimanere la fonte primaria di nutrienti per tutto il primo anno di vita.”

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