Tutti noi mastichiamo con i molari, i denti da masticazione posteriori, che compaiono in numero sufficiente intorno ai due anni, mentre utilizziamo i denti anteriori per 2 funzioni principali:
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✅ Mordere o strappare parti di cibo da un pezzo intero
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✅ Fare da supporto alla lingua per amalgamare il cibo con la saliva
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‼️ Come puoi notare, non mastichiamo con i nostri denti anteriori.
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L’OMS raccomanda di non ritardare l’introduzione di cibi in pezzi nella dieta del bambino e consiglia di introdurli non oltre l’età di 8-10 mesi. Con l’autosvezzamento, invece, si inizia subito ad introdurre il cibo in pezzi, mentre se aspettassimo la comparsa dei denti da masticazione, dovremmo attendere fino a circa due anni.
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Se aspettassimo quali sono i rischi?
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⚠️Ci sono studi che hanno dimostrato che i bambini che assumono esclusivamente cibo omogeneizzato oltre i 15 mesi, crescendo, diventeranno estremamente selettivi nel mangiare.
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⚠️Più ritardiamo l’introduzione del cibo a pezzi, più difficile sarà questo passaggio. Il bambino si abituerà solo alla consistenza omogeneizzata, facendo fatica ad imparare a masticare e deglutire in sicurezza.
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⚠️Il rischio di soffocamento aumenta notevolmente quando si passa dagli omogeneizzati ai pezzi dopo l’anno di età.
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⚠️E’ una questione fisiologica: il riflesso faringeo, che protegge il bambino dal soffocamento, si sposterà più in profondità, nella parete posteriore della lingua. In pratica, il meccanismo di difesa del bambino si modifica e si indebolisce.
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⚠️Inoltre non è incentivato a masticare: di conseguenza la mascella e i muscoli facciali non si svilupperanno adeguatamente.
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Introdurre il cibo a pezzi fin dall’inizio dell’autosvezzamento è sicuro, purché si seguano le corrette linee guida di alimentazione e sicurezza.
A tale scopo, ho creato una guida apposita che troverete qui
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